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SENZA IDENTITA' NON V'E' APPARTENENZA

Giornata commemorativa e cerimonia monumento caduti

 

Si è svolta , come ogni anno, la giornata commemorativa ai defunti dell'eccidio avvenuto nel 1861 ad opera delle truppe piemontesi. Giornata che si svolge nel weekend che più si avvicina alla fatidica data del 13 febbraio 1861 quando Gaeta sotto i colpi dell'artiglieria guidata dal Cialdini (nessun grado!) crollo definitivamente. pinogaeta

Chi oggi vuole riportare alla verità quanto per 155 anni ci è stato nascosto ha come punto di riferimento questa manifestazione, organizzata dalle associazioni più attive in questo ruolo fondamentale per le future generazioni.

 I momenti salienti di questa due giorni di eventi commemorativi e dibattiti sono sicuramente la visita alla carceri e l'alza bandiera. di cui qui viene riportato un breve filmato, nonché alla chiusura della giornata, l'abbassa bandiera che ricorda appunto la dipartita del giovane re Francesco II e consorte verso il suo destino, che per volontà altrui e non del suo popolo, abbandonò per sempre Gaeta ed il Regno delle Due Sicilie.

L'associazione Osservatorio delle Due Sicilie come sempre è stata presente, anche perché quest’anno c'era un motivo in più per partecipare, in quando di è dato inizio ad un progetto importantissimo che riguarda la realizzazione di un monumento ai caduti della "guerra civile" non dichiarata che il Regno di Sardegna, meglio dire Il Piemonte, ancora più preciso Cavour.

alegaetaCiascun esponente delle principali associazioni che lavorano ormai da tempo su questo obbiettivo, nonché personaggi illustri e meno illustri che hanno fatto propria questa "ingiustizia" e che profondono grande impegno per la giusta verità, hanno posato simbolicamente una pietra (mattone) con il nome di tutte quelle cittadine e paesi che vennere rasi al suolo dalle truppe piemontesi, capaci di farsi forza solo con chi fu preso con l'inganno.

 

 

 

 

Alza bandiera dei tiragliatori ai comandi del Capitano Alessandro Romano

Segnalo un bellissimo articolo sull'argomento del Capitano Alessandro Romano, studioso di questo periodo storico e sempre al fianco delle associazioni culturali nelle loro manifestazioni e giornate studio sull'argomento.

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